Chi ne soffre, sa quanto il dolore può condizionare la qualità del sonno. Per fortuna, però, esistono delle soluzioni!
Dormire con la cervicale infiammata sembra proprio un ossimoro: difficile, infatti, coniugare
un buon riposo al dolore che si irradia dal collo, fino a spalle e braccia.
Eppure, adottando qualche accorgimento e seguendo i consigli che abbiamo raccolto in questo articolo, il problema della cervicale può essere arginato con effetti immediati sul tuo benessere.
Cos’è la cervicale?
Seppur sia un’espressione ormai entrata nel gergo comune, “soffrire di cervicale”
per indicare un generico dolore al collo è improprio.
Sarebbe più corretto dire “dolori cervicali” anche se la terminologia più diffusa ben esplicita ciò che si intende. Ciò che duole, in chi soffre di cervicalgia, sono le vertebre cervicali, quelle sette ossa brevi che compongono il tratto della colonna vertebrale più vicino alla testa e che ne permettono i movimenti.
Perché si infiamma la cervicale
Stress, ansia, scarsa attività fisica, colpi di freddo e postura errata sono i principali responsabili dell’infiammazione alle vertebre cervicali a cui si possono aggiungere traumi (da incidente stradale, ad esempio), infortuni legati allo sport o sforzi eccessivi.
La conseguenza dell’infiammazione è un acuto dolore che comporta l’irrigidimento del collo con diminuzione della capacità di movimento. In più, il dolore può raggiungere anche spalla e braccia, nonché accompagnarsi ad altri fastidi come mal di testa, nausea, vertigini e – addirittura – disturbi a vista e udito.
Tra i fattori che possono compromettere la salute del nostro collo c’è anche la scarsa qualità del sonno: poiché il sonno è un momento di recupero, durante il quale il corpo tende a rilassarsi e a ricaricare le batterie, se viene disturbato o compromesso (materassi e cuscini non adatti, ad esempio, o condizioni ambientali non ottimali) è probabile che ciò si ripercuota anche su cervicale e colonna vertebrale.
Come dormire con la cervicale infiammata
Se hai letto il nostro articolo sull’argomento, saprai già che esistono piccoli accorgimenti da seguire per riuscire a dormire nonostante il dolore al collo.
Prima di tutto, valutando la scelta della posizione: la postura assunta durante la notte, infatti, può aggravare la situazione. Posizione supina e posizione fetale sono le migliori per addormentarsi mentre assolutamente sconsigliata è quella a pancia sotto.
Alla posizione giusta, però, va unito il supporto adeguato per prevenire i dolori o per dormire meglio se questi hanno già fatto la loro comparsa. Se si tratta di una condizione cronica, ad esempio, sarà necessario fare uso di materassi e reti ortopediche, accertandosi che questi abbiano le caratteristiche che li rendono tali.
L’aiuto in più: cuscino per cervicale
Abbiamo detto che riposare su un letto non adatto può aumentare il problema della cervicale, soprattutto nei casi in cui essi non si manifestino regolarmente: prevenire è sempre meglio che curare, no? Diventa quindi fondamentale, oltre che provvedere alla scelta di un materasso di qualità, munirsi di un cuscino per cervicale che possa migliorare la postura e aiutarti ad individuare la posizione corretta.
Come lo distinguo da un cuscino tradizionale? Prima di tutto dalla sua forma a onda, che permette a chi dorme in posizione supina o laterale di rilassare i muscoli del collo rispettando le curve fisiologiche della colonna vertebrale (che è, così, perfettamente in scarico).
La testa aderisce perfettamente alla parte più incavata del cuscino in modo che le spalle poggino sul materasso e la schiena assuma una postura quanto più naturale possibile.
Cosa sapere prima della scelta
Così come avviene per i materassi e per i cuscini tradizionali, anche la scelta del cuscino per cervicale passa da alcune valutazioni preliminari. Altezza e profondità della parte concava, ad esempio, devono essere ponderate in base alla tua fisicità – perché un cuscino per cervicale sia davvero performante le spalle devono essere perfettamente appoggiate al materasso – così come la consistenza (data dal materiale in cui esso è realizzato) può variare in base alle diverse esigenze.
1. Modello Memory Foam
Il Memory Foam è indicato per chi necessità di una maggior morbidezza: il modello Memory Aloe Vera unisce i vantaggi del Memory Foam alla forma tipica dei cuscini per cervicale, adattandosi perfettamente alla zona del collo e aiutando a mantenere la colonna vertebrale diritta.
Le altezze diverse delle due onde offrono più possibilità di scelta a seconda delle esigenze di chi vi riposa e il tessuto in aloe vera applica al meglio tutte le proprietà rinfrescanti e rilassanti per garantire un ottimo rilassamento grazie agli oli essenziali.
2. Modello Lattice
Di contro, se necessiti di un cuscino più rigido è opportuno scegliere un modello in lattice, materiale perfetto per garantire il giusto riposo e il giusto supporto poiché più anatomico ed elastico ma non troppo cedevole. Nel modello Lattice Aloe Vera, la lastra interna, realizzata tramite uno stampo, crea degli alveoli che permettono un maggior passaggio dell’aria lasciando il cuscino fresco e traspirante.
3. Onda Gel Coolmax
Se hai la necessità di termoregolare la temperatura del tuo corpo, il modello Onda Gel Coolmax è un cuscino per cervicale con uno speciale inserto in gel che permette un controllo e una regolazione della temperatura del corpo superiori alle altre tipologie di cuscini. Il memory gel infatti, grazie alle sue caratteristiche, ha un aumento della temperatura di solo 1 grado ogni 2 ore circa.
Dotato di due lati, proprio come i materassi, si può utilizzare nel periodo più caldo quello in tessuto Coolmax che ha caratteristiche traspiranti in grado di dissipare il calore; in inverno invece il lato in memory foam ti terrà al caldo.